Investire nella Cannabis

Investire nella Cannabis, fino a qualche anno fa, sarebbe sembrata pura follia. Nota anche come Canapa, è originaria dell’Asia centrale e considerata da tempo immemore una pianta sacra per gli hindu. Si tratta di una pianta erbacea con ciclo annuale e, la sua altezza, può variare dal metro e mezzo sino ai sei metri.

Nonostante il suo impiego più famoso sia nell’ambito delle sostanze stupefacenti, tale pianta è nota da millenni nell’ambito tessile. Non per niente, il più antico manufatto umano sinora scoperto è un pezzo di tessuto realizzato in Canapa di più di 10.000 anni fa.

Negli ultimi anni il mercato si è aperto a tale prodotto, con leggi e regolamenti che hanno permesso a tale pianta (e ai suoi derivati) di essere commercializzati legalmente. Sono così fiorite attività come negozi a tema o coltivazioni controllate e ampiamente entro i confini della legge.

Non solo, un prodotto così duttile è pienamente considerabile come una materia prima e, proprio per questo motivo, la Cannabis è considerata un asset finanziario da prendere in grande considerazione. In questo articolo analizzeremo tutti i vari aspetti dell’investire nella Canapa e nelle attività ad essa collegate.

Investire nella Cannabis: una scelta tutt’altro che sprovveduta

La graduale apertura alla commercializzazione della Cannabis a scopo ricreativo, ha aperto scenari impensabili anche solo fino a qualche anno fa. I negozi in cui si vende cannabis light infatti, sono sempre più numerosi e vengono comunemente riconosciuti con il termine “grow shop”.

I grow shop, negozi di Marijuana light

Questo tipo di attività tratta la Marijuana legale, ovvero le infiorescenze di Canapa con un principio attivo detto tetraidrocannabinolo (THC) al di sotto del limite imposto dalla legge. Questo, attualmente, è di 0,6%. Dunque, non esiste in realtà nessuna regola o legge cambiata: semplicemente chi vende Cannabis propone prodotti sotto questo limite di legge. Naturalmente le forze dell’ordine tengono sotto stretto controllo questo tipo di attività, onde evitare che un semplice negozio si trasformi in qualcosa di illegale.

A patto di fare le dovute considerazioni e di agire in un centro abitato con alta densità demografica, aprire questo tipo di attività può risultare un ottimo modo di investire nella Cannabis. In questo settore è possibile dunque puntare su un negozio generico, dove si vende un po’ tutto quello che riguarda la Marijuana light o più specializzato.

I prodotti legati in qualche modo alla Canapa, d’altronde, sono moltissimi. Si spazia dagli oggetti per uso personale dei consumatori come narghilè o vaporizzatori, sino ai derivati della pianta. Questi possono essere capi d’abbigliamento (come già accennato) ma anche prodotti alimentari o cosmetici. Alcuni negozi si occupano anche di vendere attrezzatura per il giardinaggio e per la cura delle proprie piante, anche se è necessario sempre fare grande attenzione a non andare oltre ai limiti imposti dalla legge.

Le coltivazioni di Canapa

Un altro business legato alla Cannabis piuttosto interessante è quello delle coltivazioni. Naturalmente, anche in questo caso, è indispensabile informarsi approfonditamente prima di cominciare l’attività, onde evitare problemi anche gravi con la legge.

Attualmente è possibile coltivare le varietà della pianta iscritte nel Catalogo Europeo delle sementi. Esse devono contenere una quantità di THC inferiore allo 0,2% affinché la coltivazione sia in regola. A certificare i semi, con la fattura, deve essere considerato un cartellino che certifichi le caratteristiche. Infine è necessario dare comunicazione della propria attività alla più vicina stazione delle Forze dell’Ordine.

Ancor prima di piantare il primo seme però, è bene individuare i propri obiettivi. C’è infatti chi coltiva Canapa per estrarne fibre, utilissime nell’ambito tessile e chi invece opta per concentrarsi sui semi (maggiormente utilizzati in ambito alimentare, così come i fiori e gli olii essenziali).

Il mercato azionario

Esiste un altro metodo per investire nella Cannabis senza correre particolari rischi o pressioni da parte della legge. In questo ambito infatti, vi è ampio spazio d’azione per gli investitori.

Il North American Marijuana Index (NAMMAR) gestisce i principali degli operatori nel settore della cannabis legale negli Stati Uniti e in Canada. Tale indice risulta costituito dalll’U.S. Marijuana Index e dal Canadian Marijuana Index. In America infatti, la cannabis medica è considerata legale in ben 29 stati e, in molti dei restanti, lo sarà nel giro di pochi anni.

L’industria legale della Marijuana sta vivendo una vera e propria età dell’oro. In tal senso, basta vedere l’andamento nell’ultimo anno che, a grandi linee, ha visto il raddoppio del valore di questo mercato. Con un trend in crescita che sembra inarrestabile, molti analisti prevedono un futuro radioso per il settore nel prossimo quinquennio.

Come operare in questo settore?

Operare nel settore finanziario che tratta la Cannabis non è particolarmente difficile. La maniera più diretta per poter effettuare compravendita di asset finanziari riguardanti questa materia prima è affidarsi alle numerose piattaforme online.

Le più famose del settore come 24Option (Sito Ufficiale) , eToro (Sito Ufficiale) e Plus500 (Sito Ufficiale), trattano già da tempo questo prodotto finanziario. Per quanto riguarda queste 3 piattaforme ovviamente sono sicure ed affidabi, operano con certificazioni e riconoscimenti. Sono tutte valide e professionali, per i principianti la scelta più adeguata è eToro, in quanto possiede un’ottima piattaforma di social trading gratuita, un modo per copiare mossse e strategie degli esperti.

In tal senso è possibile puntare, per esempio, su queste aziende:

  • Canopy Growth, produttore di Cannabis legale fondata nel 2013 con sede in Canada. Si tratta della società che tratta questo prodotto più grande al mondo.
  • Anche la Cannabis di Aurora è un’azienda canadese tra le più importanti del settore. L’azienda è stata quotata a Wall Street il 23 ottobre del 2018 e risulta uno dei prodotti finanziari più promettenti dell’intero settore.
  • GW Pharmaceuticals, azienda nata nel lontano 1998, è conosciuta per la produzione di Sativex, il primo prodotto derivato dalla cannabis ad ottenere ampia diffusione sul mercato statunitense e non solo.

Conclusioni

Investire nella Cannabis è una mossa azzeccata? Pur essendo impossibile prevedere con accuratezza il trend nei prossimi anni, tutti gli indizi portano a una risposta positiva. Se da una parte il motore che spinge questo mercato è la semplice voglia di trasgredire, va comunque detto che la Canapa è effettivamente una tipologia di pianta che permette di realizzare tantissimi prodotti in diversi settori.

Per chi investe e vuole costruirsi una propria attività, un grow shop o una coltivazione possono essere ottime soluzioni. A dispetto di ciò, una burocrazia lenta e dei confini ancora non troppo chiari tra legalità e illegalità possono creare problemi.

Puntare sul mercato finanziario invece, con CFD, azioni e indici, permette di poter agire nel settore senza rischi (perlomeno a livello legale) con la possibilità di ottenere degli ottimi guadagni.

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