Lampadine led, a risparmio energetico e alogene: guida 2017

Al giorno d’oggi vi sono lampadine dalle tipologie più disparate: forme, materiali, attacchi, consumi energetici differenti. Vediamone le caratteristiche per conoscere meglio i prodotti sui quali indirizzare le proprie scelte.

Sulla confezione

Il primo passo per conoscere la lampadina da acquistare è quello di leggere le informazioni che vengono riportate sulla confezione. Oltre al nome e all’azienda produttrice vi sono importanti dati di cui tener conto: la classe di efficienza energetica (A++ indicherà una lampadina a più basso consumo possibile), l’equivalenza in termini di Watt assorbiti dalla lampadina, la quantità di luce espressa in Lumen, la vita nominale della lampadina (espressa in ore), il numero di volte che essa potrà essere accesa e spenta (i cosiddetti “cicli” ovvero le volte che l’interruttore passerà da on ad off e viceversa), il tempo che la lampadina impiegherà per raggiungere la sua emissione di luce massima, il colore della luce emessa (la tonalità varia da 2400 gradi Kelvin per una luce calda fino ai 6500 di una lampadina a luce fredda, il cui colore può tendere fino al blu); sulla scatola della lampadina troverete poi informazioni sulle dimensioni della lampadina, oltre che indicazioni sul suo smaltimento in caso di rottura.

Avete poi sentito parlare di dimmerabilitàUna lampada è dimmerabile, come spiega l’approfondimento del Blog di Punto Luce quando l’intensità della luce emessa può essere variata per mezzo di un “dimmer”, ovvero un regolatore elettronico che varia il flusso di potenza assorbito; questo “optional” vi permetterà di regolare la luminosità delle stanza a vostro piacimento.

Le tipologie

Le classiche lampadine sono quelle ad incandescenza, più economiche ma dai consumi maggiori rispetto a quelle a risparmio energetico e a luce di tipo LED, che nonostante un costo iniziale più dispendioso hanno un’efficienza energetica migliore.

Vediamo quali sono i tipi di lampadine in commercio più diffuse.

Le lampade alogene sono dei tipi particolari di lampade ad incandescenza, che in base alla tensione della rete elettrica può durare da 2 a 5 volte in più delle lampade tradizionali; esse sono disponibili in commercio nelle forme e dimensioni più svariate, a goccia, a sfera, a tortiglione oppure a candela.

Come accennato in precedenza, però, sono le lampadine a risparmio energetico quelle più conveniente se si guardano i consumi: fino all’85% in meno delle lampadine classiche ad incandescenza ed offrono una durata fino a 15 anni. Le lampadine a risparmio energetico sono più care delle “classiche”: costano quasi quattro volte tanto, ma durano 8-10 anni in più rispetto a quelle ad incandescenza. La resa delle nuove lampadine a risparmio energetico va dal 40 al 70%  in più a seconda dei modelli e delle qualità: questo tipo di lampadine consente di risparmiare fino a 15 euro all’anno per ogni singolo punto luce presente nell’abitazione.

Calcolando che in casa vostra sia presenti almeno 20 lampadine, questo potrà portarvi a risparmiare almeno €300 in 12 mesi. Il risparmio aumenterà anche se si sceglie un livello di illuminazione garantito dalla lampadina che sia consono all’ambiente in cui viene installata: in poche parole, è inutile che la lampadina faccia più luce di quanta ne necessiti l’ambiente circostante.