Azioni Uber

Uber è un’azienda statunitense la cui sede si trova nella città di San Francisco, e la cui attività consiste nel fornire un servizio di trasporto automobilistico privato.

In pratica, mette in collegamento passeggeri ed autisti attraverso un’applicazione dedicata da installare sui propri dispositivi mobili.

Nel nostro articolo andremo ad osservare l’azienda dal punto di vista finanziario, ovvero tutto quello che concerne comprare azioni Uber.

Comprare e vendere azioni Uber in banca: conviene ancora?

Una delle opzioni che un investitore ha a disposizione per comprare azioni Uber è quella di utilizzare il canale bancario, sistema che fino a qualche anno fa era molto utilizzato in quanto uno di quelli che garantiva un’alta sicurezza del capitale investito.

Ad oggi invece, causa le commissioni che sono previste sulle operazioni e una rendita che negli anni si è sempre più assottigliata, tale investimento non è più molto conveniente.

Per questo la maggioranza degli investitori si è indirizzata verso una nuova forma di investimento, ovvero i CFD, che sono un prodotto privo di commissioni e con rendite più alte che permettono di ottenere ottimi profitti.

Investire in azioni Uber: i vantaggi dei CFD

I CFD come si è visto in precedenza presentano già due vantaggi molto importanti, che sono l’assenza delle commissioni e rendite più elevate rispetto al canale della banca.

Oltre a questi però ci sono anche alti due aspetti che li rendono molto appetibili e quindi molto utilizzati, andiamoli a vedere nel dettaglio:

  • I CFD attraverso le piattaforme di trading online permettono di avere a disposizione molti titoli azionari tra i quali scegliere.
  • I profitti e le perdite si vanno a calcolare su quella che è la differenza tra il valore del titolo al momento in cui si apre la posizione, e quello al momento in cui la chiudiamo. Trattandosi di un valore differenziale ci sono due aspetti importanti, il primo è che si gode di una sufficiente sicurezza per il capitale e il secondo è che si è al riparo dalla volatilità delle azioni.

Migliori piattaforme per fare trading azioni Uber

Come abbiamo visto in precedenza, per accedere ai CFD ci si deve recare sulle piattaforme di trading online. Si tratta nello specifico di siti internet che sono gestiti da aziende esperte del settore, che hanno avuto l’autorizzazione ad operare sul nostro territorio da due organi di controllo finanziario molto conosciuti, ovvero la Consob e la Cysec.

In merito all’offerta dei CFD, in Italia al momento sono quattro le piattaforme di trading che si possono considerare come le migliori, e sono eToro, Plus500, XTB e infine, 24Option.

Andiamole a conoscere da vicino:

eToro

eToro (Sito Ufficiale): si può annoverare tra le piattaforme pioniere del trading online, che si è evoluta nel tempo allargando la sua offerta ad un gruppo molto vasto di titoli per operare con i CFD.

È ad oggi la piattaforma migliore in assoluto come offerta completa in termini finanziari, grazie alle opzioni sempre più perfezionate del mercato Forex in generale, anche grazie alla possibilità di copiare trade esperti con il social trading, che questa piattaforma mette a disposizione dei suoi utenti.

Plus500

Plus500 (Sito Ufficiale): in assoluto la piattaforma che ha fatto dei CFD il suo investimento migliore, infatti, ha scelto di potenziare il servizio a tal punto da mettere oggi a disposizione della propria utenza oltre 1500 titoli azionari, aspetto che la pone al primo posto in quanto a offerta di questo tipo.

XTB

XTB (Sito Ufficiale): piattaforma di trading online molto forte all’estero da diversi anni, ma che arriva in Italia solo nel momento in cui cresce l’interesse del mercato verso i CFD.

Grazie alla sua già ampia offerta di FX, e all’aggiunta di un altrettanto ottima proposta di CFD, è arrivata in breve tempo ad essere una delle quattro piattaforme ad offrire il meglio in questo settore.

24Option

24Option: inizialmente la sua forza erano le criptovalute, le materie prime e le classiche operazioni con il cambio valute.

Ad un certo momento decide di affiancare a tutto questo anche i CFD, e da quel momento la crescita della piattaforma è stato tanto grande quanto l’interesse degli investitori per questo nuovo prodotto. Questo gli ha permesso ad oggi di essere senza ombra di dubbio una delle migliori quattro piattaforme in quanto a operazioni da fare attraverso i Contratti Per Differenza.

Grafico Uber in tempo reale

Previsioni Azioni Uber

Fare delle previsioni sulle azioni Uber è abbastanza complesso, tanto che gli stessi analisti non hanno ben chiaro al momento cosa aspettarsi dal futuro.

Per fare chiarezza su questo aspetto però, si deve andare ad analizzare l’andamento finanziario dell’azienda nel corso di questo anno. Il secondo trimestre, ovvero quello che si è chiuso con il 30 giugno, ci da una foto chiara della situazione.

Uber ha registrato un passivo pari a 5,23 miliardi di dollari, che però non è un dato reale, in quanto all’interno di questa cifra ci sono anche i 3,9 miliardi di dollari rappresentanti i costi legati all’avvio della quotazione presso la borsa di Wall Street avvenuto a maggio. Eliminando questi e altri oneri connessi all’operazione, il passivo reale si attesta a circa 656 milioni di dollari.

Sebbene sembri comunque una perdita molto ampia, è stata minore dei 977 milioni di dollari che prevedevano i vertici aziendali. Inoltre, appare un dato parzialmente positivo se si pensa che nel 2018 il passivo era stato di 878 milioni di dollari.

Ad ogni modo, il gruppo ha affermato che il trend è nonostante tutto in crescita, mostrando i dati di utilizzo del servizio che parlano di 1,68 miliardi di corse completate contro 1,65 miliardi che avevano preventivato.

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Storia recente dell’azienda

Le ultime notizie che riguardano Uber parlano di difficoltà da parte dell’azienda nel servizio per la città di Londra.

Pare che l’autorità comunale per i trasporti della capitale londinese abbia revocato la licenza all’azienda, perché secondo quanto sostiene Uber non sarebbe “adatta e in grado” a fornire in modo corretto e sicuro il servizio di trasporto.

Su questo stanno già lavorando i vertici dell’azienda per dimostrare il contrario e ripristinare quanto prima il servizio interrotto. Infatti, se si considera che Uber opera in tutto il mondo, e i problemi di questo genere li ha riscontrati solo a Londra, probabilmente ci devono essere stati dei malintesi che si potrebbero risolvere in tempi brevi.

Principali prodotti e servizi

Il principale prodotto di Uber, che è allo stesso tempo anche il principale servizio, è quello di creare contatti tra guidatori e passeggeri al fine di realizzare una rete di trasporti privata.

Grazie all’applicazione da scaricare sul proprio smartphone, sarà possibile proporsi sia come guidatore che come passeggero in modo rapido e semplice.

Inoltre, l’azienda sta potenziando costantemente la sua offerta in merito ai servizi sulla sicurezza, necessità emersa dal caso Londra e che non vogliono possa allargarsi anche ad altre città nelle quali opera da tempo. Questo mostra che Uber non è un’azienda che si limita a gestire il suo “impero dei trasporti”, ma è molto attiva e presente per gestire ogni problema.

Trading di azioni Uber: altri consigli pratici

Oltre a poter comprare azioni Uber attraverso la banca, oppure tramite i CFD, vogliamo consigliare un ulteriore sistema per poter compiere questa operazione.

A disposizione degli investitori ci sono gli ETF, ovvero un paniere che contiene le azioni di più aziende che fanno parte dello stesso settore merceologico.

Da questo gruppo di titoli emerge un indice medio, il quale determinerà alla fine il profitto o la perdita nell’investimento effettuato. Si tratta di un sistema molto utilizzato da coloro che cercano investimenti sicuri (in quanto è più facile prevedere l’andamento di un settore merceologico anziché quello di una singola azienda), e che si accontentano di profitti minori, infatti, gli ETF sono meno redditizi rispetto ai CFD.

Costo azioni Uber

Riassumendo quanto abbiamo detto sui canali con i quali investire tramite i CFD, osserviamo quali sono i costi e i profitti in base a quella che sarà la scelta finale.

La prima opzione che abbiamo osservato era quella bancaria, e qui si trovano commissioni che possono essere applicate su ogni singola operazione, o consistere in una cifra fissa che viene addebitata ogni mese.

I CFD e gli ETF invece, come abbiamo potuto constatare, non hanno alcuna commissione sulle operazioni e le rendite sono maggiori rispetto alla banca. I profitti generati dai Contratti Per Differenza sono i più alti fra tutte e tre le opzioni.

Comprare e vendere azioni Uber Conviene? Opinioni e Recensioni 2020

Siamo giunti al momento in cui dobbiamo dire se comparare azioni Uber sia una scelta che in questo momento conviene oppure no. Nel caso di questa azienda dobbiamo fare un’analisi molto approfondita della situazione, osservando il parere degli analisti e le previsioni che si fanno anche in casa Uber. È però necessario rimettere insieme tutte le notizie che abbiamo analizzato in precedenza e capire quali siano i segnali per il futuro.

Il primo dato che abbiamo visto è il passivo di 5,23 miliardi di dollari che si è registrato nel primo semestre del 2019, ma che è inficiato da costi che non sono comuni all’azienda ma che riguardano le operazioni per essere quotata in borsa, ovvero nel complessivo oltre 4 miliardi dollari. Il passivo reale ammontava a fine giugno a 656 milioni di dollari.

Si sono viste tre cose interessanti però, la prima è che il preventivo sul passivo fatto da Uber era molto più ampio (977 milioni di dollari), il passivo registrato allo stesso periodo del 2018 era stato peggiore (878 milioni di dollari) e infine che i dati di utilizzo mostrano 1,68 miliardi di corse completate contro 1,65 miliardi previste da Uber.

Gli analisti non si sono espressi in maniera chiara e sicura, ma parlano di dati abbastanza importanti che mostrano una crescita (seppur leggera) dell’azienda americana. Investire è in questo caso una scelta positiva per quanto riguarda il costo delle azioni che ad oggi è molto basso e quindi appetibile, ma da non mantenere a lungo aspettando che passi il tempo, ma tenere sotto controllo l’andamento e investire a step sul breve termine, nell’attesa che si veda una crescita più rapida che permetta di poter andare a investire anche sul medio o lungo termine.

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